INAUGURATO DA ZAIA DISTRETTO DI PADERNELLO DI PAESE

Una richiesta di prenotazione di visita dermatologica urgente, rivolta a sorpresa allo sportello da una persona presente, e verificata personalmente nell’iter seguito dal presidente della Regione Luca Zaia, con fissazione dopo quattro giorni, ha animato oggi, a Padernello di Paese, l’inaugurazione del nuovo distretto socio sanitario, realizzato con un investimento di 750 mila euro, a carico del Comune e anticipati dall’Ulss 9, che serve un bacino d’utenza di 60 mila persone.

La struttura è stata inaugurata dal Governatore del Veneto, presenti, tra gli altri, il Sindaco di Paese Francesco Pietrobon, il Presidente della Provincia Stefano Marcon, e il dg dell’Ulss 9 di Treviso, Francesco Benazzi.

“Ecco un esempio virtuoso della sanità veneta che stiamo ancora una volta rinnovando con la riforma che entrerà in vigore il primo gennaio per fare altri passi in avanti verso l’obbiettivo: più cure e più presto per la gente, tutte le esigenze di assistenza compatibili erogate sul territorio, casi gravi, complessi, acuti, negli ospedali”.

“Proprio in questi giorni, anche il Programma Nazionale Esiti dell’Agenzia Sanitaria Nazionale Agenas – ha detto Zaia – ha confermato posizioni di vertice per la nostra sanità, che, a seconda delle specialità, viene definita buona, molto buona o eccellente: in generale la migliore rispetto a ben 165 parametri verificati. Ma non ci basta, e vogliamo fare altri passi in avanti. Proprio in queste ore, in Consiglio si discute e sarà approvata, una norma sulle liste d’attesa, che andranno rispettate con rigore granitico, pena la decadenza del dg. Nel 2010 – ha ricordato Zaia – avevamo tre o quattro proteste al giorno, oggi rispettiamo i giusti tempi di attesa per il 96-98 per cento e va preso quindi atto di un miglioramento significativo, che vogliamo ulteriormente perfezionare”.

Riferendosi al rapporto tra pubblico e privato in Veneto, Zaia ha detto che “abbiamo un privato convenzionato d’eccellenza, che cura bene i malati e non punta solo al profitto come certi farabutti in giro per l’Italia, ma anche un rapporto percentuale equilibrato nel quale il privato, di qualità, pesa per il 12% del totale. Potrà sembrare strano, e in certe parti d’Italia lo è – ha tenuto a rimarcare il Governatore – ma qui in Veneto curarsi in un ospedale pubblico è una cosa normale, mentre in tante altre parti, la normalità è rivolgersi alle cliniche private”.

Il Distretto inaugurato oggi costituisce un moderno insieme di nuove aree per i prelievi, accettazione amministrativa, sale d’attesa, ambulatori per ausili e protesica, e spazi destinati all’Avis (l’associazione dei donatori di sangue) – con percorsi per utenti fragili e moderni servizi igienici – è stato realizzato nel corpo centrale della villa, completamente riedificata e ridefinita. Al primo piano dello stesso edificio sono stati ricavati, inoltre, gli spazi direzionali con due studi, una sala riunioni e vani tecnici.

L’intervento sull’adiacente barchessa ovest, invece, ha comportato il totale riadattamento e ridistribuzione degli spazi a vantaggio dell’utenza, completato dal rinnovo impiantistico. Nella barchessa, al piano terra, si può fruire oggi di 9 ambulatori (Cure primarie, cure palliative, psicologo, assistenti sociali disabilità, educatori età evolutiva, infermieri), segreteria, spogliatoi personale e servizi. Al primo piano ci sono altri 10 ambulatori (psicologo, neuropsichiatra infantile, neuro psicomotricisti, logopedisti, assistenti sociali e educatori).

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