Il nuovo anno dei Capone & BungtBangt al grido di “Mozzarella Nigga”

Mozzarella Nigga, il nuovo disco di Capone & BungtBangt, (originariamente mozzarellanigger) è una parola che veniva usata dagli americani come offesa verso gli emigranti italiani che negli anni ’50 sbarcarono negli Stati Uniti.Una parola che unendo la mozzarella all’Africa sintetizza perfettamente il concetto di afro napoletanità che è sempre stato un elemento caratterizzante di Capone e della sua musica a cui lui stesso ha voluto dare forma ideando la mozzarella/tao (opera dei Fratelli Scuotto) che stringe tra le mani nella foto di copertina, e che simbolicamente suggerisce l’urgenza di ricercare l’armonia tra le differenze.
Mozzarella Nigga è la migliore sintesi tra Maurizio Capone cantante e compositore e Capone artista simbolo del riuso creativo, leader e fondatore dei Capone & BungtBangt, una delle formazioni più originali del panorama musicale italiano per la strumentazione fatta con materiali riciclati e per le qualità polistrumentistiche dei musicisti che passano agevolmente dagli strumenti a percussione a quelli che creano le parti armoniche e melodiche.
Un disco di quindici brani in cui Capone, oltre ad essere autore e compositore, è produttore artistico ed arrangiatore. E’ un viaggio in un mondo di suoni e parole di respiro internazionale impreziosito dalla presenza di numerosi ospiti: Famoudou Don Moye batterista dell’Art Ensemble of Chicago che in Urban Junk presta anche la sua voce; il sax di James Senese che suona in Napule Simme Nuje; i Solis String Quartet che in Case Fracassate, intrecciano i loro quartetto d’archi con gli strumenti di tutta la band: lo scatolophon basso di Mr. Paradais, la buatteria suonata da Maestro Zannella, le bottiglie di pan di Horùs e le tazzine da caffè di Capone. Una collaborazione che dimostra come gli strumenti riciclati dialoghino perfettamente con gli strumenti classici.
A dare il loro contributo artistico anche alcuni dei rappresentanti della nuova scena partenopea così vitale e fermentosa in questo momento, dal Capitan Capitone Daniele Sepe con buona parte dei Fratelli della Costa (di cui tra l’altro fa parte anche Capone): Dario Sansone (Foja), Claudio Gnut, Nelson, Andrea Tartaglia (Tartaglia & Aneuro), Roberto Colella (La Maschera), Alessio Sollo (The Collettivo). I rapper Shaone (La Famiglia) , Oyoshe, Nigga Thieuf, Mc Mariotto, Matto Mc, ed Elio 100gr storico chitarrista dei Bisca. Tutti partecipano anche in maniera
informale, a volte senza dare nell’occhio, arricchendo con stile i brani.
Gli strumenti fatti con materiali riciclati come la scopa elettrica (una scopa con un elastico da sarta che suona come una chitarra elettrica), lo scatolophon (una scatola di polistirolo con un elastico da ufficio che suona come un contrabbasso), la buatteria (la caratteristica batteria fatta con bidoni di plastica e metallo) solo per citarne alcuni (l’intero strumentario è nel libretto del disco), sono strumenti che producono un sound innovativo. Scelti, costruiti, tarati per dare suono ai brani nei quali Capone, come un dj fa con il campionatore, piega la materia alle sue esigenze sonore, sceglie oggetti e materiali per musicare ciò che scrive creando il suo tipico sound, un mix tra hip hop, drum
‘n bass, reggae, funk, espressione di quella Napoli tribale della quale è sempre stato uno dei principali rappresentanti già dagli anni ’80.

Capone & BungtBangt oltre alla loro instancabile attività musicale tra concerti e collaborazioni sono anche una delle band più coerenti ed attive dal punto di vista sociale ed in particolare Capone con i suoi laboratori è diventato un punto di riferimento per le zone a rischio in Italia ed all’estero, esperienza che ha avuto sicuramente peso nella scrittura dei testi e nella scelta del linguaggio che tocca anche temi dolorosi come in Earth Keeper scritto per la terra dei fuochi.
Ed a proposito del linguaggio va detto che i testi sono multilingue, italiano, napoletano, inglese si mischiano creando una lingua meticcia, un idioma desideroso di comunicare in modo universale nel quale le lingue superano i confini territoriali per aprirsi al contatto, alla comunicazione senza barriere.
In contemporanea con l’uscita del disco viene distribuito anche il video di Si Te Ne Vaje con il cameo dei fratelli Pino e Marco Maddaloni campioni olimpici di Judo e figli di Ganni Maddaloni simbolo di sport e lotta al degrado a cui è stata dedicata la fiction “L’oro di Scampia”.
Anche la grafica del disco ha i suoi elementi di originalità, oltre alla mozzarella/tao di cui già si è parlato, al centro del booklet è stato riprodotto il registro originale sul quale venivano schedati gli emigranti che volevano entrare negli U.S.A. e che attualmente è custodito al Museo dell’Immigrazione di Ellis Island a New York. Al posto dei nomi reali però ci sono le firme autografe dei raisers che hanno partecipato alla campagna di crowdfunding organizzata per
l’album. Una significativa inversione di ruoli, ora sono i fan a fare autografi agli artisti!

Mozzarella Nigga è un disco che sceglie un intero popolo come unità di misura per raccontare le similitudini e le contraddizioni del nostro tempo. I mozzarellanigger rappresentano gli “ultimi” che, sovvertendo i luoghi comuni, hanno sempre dimostrato di avere grandi qualità, una simbolo perfetto per il messaggio di Capone & BungtBangt che riescono a trasformare in oro ciò che per molti è spazzatura.

Questo disco sancisce anche la nascita di una nuova casa editrice, la New Reel Records di Diego Spasari, che ha prodotto il master con l’intento di contribuire al ritorno di una discografia creativa che generi musica di qualità.

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