GREENPEACE A RENZI: L’ITALIA NON DEVE GIOCARE IN RETROGUARDIA SULL’ENERGIA

 Oggi la nuova Rainbow Warrior, la nave simbolo di Greenpeace, apre la sua tre giorni a Genova, dopo la conferenza stampa di Savona-Vado Ligure e la spettacolare azione di mercoledì a La Spezia, dove è stata scalata e occupata una delle gru di movimentazione del carbone per la locale centrale termoelettrica. Questa mattina si è tenuta una conferenza stampa a bordo, durante la quale è stato presentato il tour “Non è un Paese per Fossili”, che vede la nave impegnata lungo tutte le coste del Paese per promuovere una profonda trasformazione energetica, in Italia e in Europa.

Sempre oggi, infatti, inizia il Consiglio Europeo, a Bruxelles, in cui i leader UE discuteranno di come accrescere la sicurezza energetica europea, dopo la crisi tra Ucraina e Russia. Sul tavolo dei negoziati ci sono anche i target che l’Europa si darà per la difesa del clima. Greenpeace esprime preoccupazione per la posizione incerta del governo italiano che, tra l’altro, si appresta ad assumere la presidenza di turno dell’Unione europea.

«Quelli che ci giungono dal governo Renzi non sono buoni segnali» dichiara Andrea Purgatori, alla sua prima uscita pubblica come presidente di Greenpeace Italia. «Tra pochi giorni comincia il semestre di presidenza italiano in Europa: rischiamo ancora una volta che il nostro Paese giochi una partita di retroguardia quando l’Italia e l’Europa hanno bisogno di investire su rinnovabili ed efficienza energetica. Si tratta di settori in cui abbiamo un ottimo posizionamento strategico e non ha senso che sia proprio l’Italia a rallentare questo processo».

Greenpeace ha incontrato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha assicurato il suo sostegno a obiettivi ambiziosi a tutela del clima: riduzione delle emissioni, sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Tuttavia, le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi (che non ha ancora dato la disponibilità a incontrare Greenpeace) e le scelte del governo italiano sembrano puntare in altra direzione: i tagli alle rinnovabili previsti nel provvedimento “spalma incentivi” rischiano di mettere in ginocchio un intero settore, allarmando gli investitori stranieri ed esponendolo alla speculazione finanziaria. D’altro lato, il ministro Guidi continua a promuovere lo sfruttamento del petrolio sui fondali dei nostri mari, quando di petrolio ce n’è pochissimo e di pessima qualità, con riserve che nel migliore dei casi coprirebbero pochi mesi di fabbisogno nazionale. Nessuno, inoltre, sembra valutare i danni che l’estrazione di queste riserve arrecherebbe a turismo, pesca sostenibile, ambiente.

Le rinnovabili e l’efficienza energetica sono la prossima frontiera dello sviluppo, in Italia e nell’UE, come mostrano tutte le ricerche più avanzate. Ma la politica sembra ancora attardarsi su vecchi modelli energetici. «In questi mesi – spiega Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace – abbiamo prodotto una serie di rapporti che mostrano il peso delle fonti fossili nell’economia europea. Solo in Italia, per importare petrolio, gas e carbone spendiamo oltre 60 miliardi di euro l’anno. Tutto questo di certo è nell’interesse delle grandi compagnie energetiche ma non dei cittadini europei. I leader UE devono far vedere a chi rispondono: hanno la possibilità di ascoltare la voce dei cittadini, sottrarsi alle pressioni delle lobby fossili e salvare il clima, l’ambiente, l’economia. Insieme all’occupazione».

La nuova Rainbow Warrior proseguirà nelle prossime settimane il suo tour “Non è un Paese per fossili”, continuando gli incontri con le comunità colpite dalle minacce delle fonti energetiche ‘sporche’. Greenpeace, in occasione del tour, ha lanciato una petizione online (http://www.greenpeace.org/italy/non-fossilizziamoci) per chiedere ai cittadini di firmare una Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili, in favore di energie rinnovabili ed efficienza. In pochi giorni ha già raccolto oltre 30 mila firme.

APPUNTAMENTO AL PORTO VECCHIO DI GENOVA
La Rainbow Warrior resterà a Genova sino a domenica 29 giugno.
Sabato 28 (dalle 11 alle 20) e domenica 29 (dalle 10 alle 18) chiunque lo desideri potrà salire a bordo e effettuare visite guidate gratuite della nave.

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