GRANDE GUERRA: SUL GRAPPA LA RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO

La battaglia di Col Moschin del 16 giugno di cento anni fa, l’assalto degli ‘Arditi’ del IX reparto e le retrovie della battaglia del Solstizio lungo il fronte del Grappa tornano a rivivere per quattro giorni a Bassano, Solagna e Pove del Grappa.

Il Grappa rievoca uno degli scontri più duri ed eroici del contrasto difensivo opposto dall’esercito tricolore all’ultima e vana spallata degli austroungarici nel 1918. Col Moschin, il colle in comune di Solagna, cento anni fa, vide gli arditi del IX Reggimento imprimere la svolta definitiva all’immane conflitto europeo, segnando il riscatto del fronte italiano e  l’inizio della disfatta dell’esercito austroungarico culminata nella battaglia finale di Vittorio Veneto.

GRANDE GUERRA: SUL GRAPPA LA RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO“La battaglia del Solstizio, che si svolse tra Grappa e Piave, segnò l’inizio della fine della grande guerra, la ‘cerniera’ verso la battaglia finale di Vittorio Veneto – ha ricordato l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto, presentando a palazzo Balbi il fitto programma di celebrazioni e revocazioni sul Grappa – Per questo la sua rievocazione è stata inserita nel calendario ufficiale delle manifestazioni regionali predisposto per ricordare la fine del primo conflitto mondiale ed è sostenuta con 20 mila euro di finanziamento a carico del bilancio regionale. E’ doveroso ricordare il coraggio di quei ‘volontari’ generosi, gli arditi, che diedero una spallata vigorosa all’ultima offensiva austroungarica, nonchè la mobilitazione di un intero territorio che si ritrovò al fronte, tra trincee e linee difensive, sopportando con grandi sofferenze il prezzo di un conflitto lunghissimo e devastante. E’ una lezione di storia patria, che continua a parlare al Veneto di oggi e alle generazioni di domani”.

Alle celebrazioni per il centenario della battaglia di Col Moschin parteciperanno il ministro degli Affari regionali, il capo di stato maggiore dell’Esercito italiano Salvatore Farina, associazioni combattentistiche e d’arma (in prima fila  il 9° reggimento Col Moschin erede diretto del corpo speciale incursori di cento anni fa), una delegazione austriaca della Croce Nera e una delegazione ungherese, che comprenderà anche rappresentanti del corpo degli Ussari.

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