GLI ORTI DEL FUTURO NASCERANNO SOPRA AI SUPERMERCATI

E’stata la start up Babylon a vincere la Treviso Creativity Week. Assegnati i premi nella gran serata finale al Sant’Artemio. Riconoscimenti anche ai vicentini che vogliono rivoluzionare il mondo dei biglietti da visita e ai padovani che lavoreranno per prevenire le catastrofi ambientali

La sua visione del futuro è fatta di supermercati che al posto del tetto hanno degli orti che producono frutta e verdura di qualità. Un business fatto della gestione delle serre e della vendita di prodotti, è stata la start up Babylon a vincere la Treviso Creativity Week che tra i circa cento progetti che si sono candidati ha messo in palio 2.500 euro in denaro al vincitore e 10.000 euro in servizi e benefit. “I riconoscimenti intendono premiare e dare visibilità a tutti i giovani creativi e innovatori veneti che vogliono investire su sé stessi e sul territorio”, spiega l’organizzatore, Gianpaolo Pezzato.

La premiazione è stata fatta venerdì sera all’auditorium della Provincia di Treviso, al Sant’Artemio, alla fine di una giornata nella quale i trenta giudici hanno valutato le dieci start up finaliste con domande e interviste face to face nell’atrio della sede della Provincia, dove ai singoli desk centinaia di curiosi hanno chiesto informazioni. Tra di loro, ne erano state scelte tre: oltre a Babylon, in finale sono arrivati la B&P Card e la Flood Hydrone. Una giuria di super esperti tecnici, capaci di valutare la possibilità di business celata dietro l’azienda, ha poi valutato le presentazioni finali dei tre e fatto vincere l’idea di Romano Selva e della moglie Immacolata Caputo, entrambi di Mogliano Veneto, che hanno lavorato al progetto assieme a Alessandro Vezzil che vive a Udine.

“L’idea di Babylon è quella di sfruttare la tecnologia dell’idroponica per poter costruire delle serre sopra i supermercati”, ha spiegato Selva ai giurati. “Così creiamo un’integrazione totale con i negozi sottostanti e ridurre i rifiuti alimentari in quanto la produzione viene basata sulla previsione della domanda di mercato. Queste serre sfruttano l’energia derivata dai gruppi frigo, e non solo, come risorsa rinnovabile. Il progetto di Babylon vuole mantenere la proprietà delle serre in modo da poter trarne il maggior rendimento”. Nel suo modello di business, nella fase iniziale c’è l’inserimento della serra presso centro logistico e vendita diretta della merce. Una volta consolidato il modello di business ci saranno supermercati che potranno acquistare direttamente la serra automatizzata e in questo caso si venderà il pacchetto completo: serra, macchinari, formazione personale.

Seconda classificata l’idea B&P Buisness and personal card che ha proposto “B&P card”, una soluzione interattiva che crea biglietti da visita digitali. Spiega il team originario da Bassano del Grappa, nel Vicentino, e formato da Daniele Artico, Andrea Gobbo e Michele Mattiuzzo: “È una soluzione che non solo va a tutelare l’ambiente, salvando alberi da tutto il mondo, ma anche che abbatte i costi di produzione e stampa dei biglietti cartacei, offrendo inoltre soluzioni semplici e immediate che, gratuitamente, permettono di modificare i propri biglietti ogni qualvolta ve ne sia la necessità.”. I biglietti sono anche interrativi e permettono collegamenti diretti alle chiamate, attraverso il numero di telefono, ai social e alle mail attraverso i vari loghi.

Terzo posto per “Flood HyDrone”, società originaria di Due Carrare, in provincia di Padova, che si occupa di prevenire catastrofi alluvionali effettuando accurati studi attraverso tecniche innovative, come l’utilizzo dei droni, per studiare le caratteristiche dei corsi fluviali e le modifiche che hanno subito nel corso degli anni. I componenti del team sono Damiano Costa, Andrea Sinigaglia e Marco Zamborlin: “Gli obiettivi sono quelli di garantire sicurezza e serenità per la popolazione – spiegano – e in Flood  HyDrone abbiamo sviluppato un software che integra le tecnologie di Big Data, Machine Learning e  droni in grado di elaborare grandi quantità di dati e prevenire i vari danni”.

Tra i premi aggiunti al concorso, il riconoscimento speciale di Confcommercio: un pacchetto di servizi erogato dalla società di servizi Ascom Servizi Spa che prevede consulenza fiscale, contabile, contrattualistica e societaria, del lavoro e servizi digitali gratuiti per un anno e scontati del 50% rispetto ai prezzi di listino per il secondo anno. Lo ha vinto l’idea di “Beautic”, la creazione di una community con la passione della cosmetica. Il gruppo di vicentini composto da Martina Mantoan, Giuseppe Vinchesi, Carlo Moretti, Massimo Giordan e Alberto Simonato, si è posto l’obiettivo di offrire agli utenti registrati la possibilità di trasformare la propria passione in un’opportunità di guadagno, potendo taggare direttamente i prodotti utilizzati all’interno dell’e-commerce di competenza e grazie a un sistema di commissione. “Permette inoltre di mostrarsi ai vari brand – spiegano –  che avranno la possibilità di analizzare i dati, attraverso il numero di altri utenti che convertono e influenzano attraverso la condivisione dei loro make-up realizzati. Questa piattaforma risulterà molto utile anche per i vari brand in quanto, al momento, non hanno strumenti per individuare chi veramente riesce a influenzare l’acquisto dei loro prodotti”.

Ma non basta: sul piatto anche sei mesi presso l’incubatore certificato T2i in memoria dell’imprenditore Luciano Miotto. Lo hanno vinto tre bellunesi, Mattia Stevanin, Marco Feltrin, Ottorino De Bona, Dario De Leonardis con la loro Karryco, startup innovativa che rivoluziona la fruibilità del servizio di trasporto merci su strada offrendo la possibilità al cliente e al trasportatore di mettersi in contatto e di confrontarsi in un ambiente neutro per raggiungere un accordo. “Questo servizio permette di risparmiare sui prezzi di trasporto – hanno spiegato – andando a colmare gli spazi vuoti presenti nei camion e adempiendo all’inefficienza nel processo, tutti servizi che hanno anche un buon impatto dal punto di vista ambientale”.

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