GIEC: LA PISTOLA ELETTRICA TASER PUÒ PROVOCARE LA MORTE

Il prof. Maurizio Santomauro, presidente del GIEC (Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche) mette in guardia sul rischio di decesso correlato all’uso della pistola elettrica Taser che a breve potrebbe essere sperimentata per la prima volta dalla Polizia Italiana a seguito dell’approvazione delle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali di un emendamento contenuto nel “decreto stadi”.

Prossimamente il documento approderà alla Camera per ottenere l’approvazione da parte dei Deputati. Il prof. Santomauro lancia l’allarme sui rischi della pistola elettrica il cui uso potrebbe causare un effetto contrario a quello del defibrillatore semiautomatico (apparecchio salvavita che eroga corrente elettrica applicata con 2 elettrodi sul torace). Infatti, anche se di intensità inferiore, la corrente elettrica erogata per immobilizzare una persona potrebbe involontariamente causare un’aritmia e quindi provocare un decesso non voluto da parte di chi la usa.

Santomauro evidenzia che dal 2001, data di acquisizione dal Taser nel Nord America, i morti sono stati centinaia. Persone anche senza problemi cardiaci possono perdere la vita se colpiti da questa arma. La pistola elettrica Taser (immobilizzatore elettrico) provoca un danno muscolare e quindi anche al cuore in persone non cardiopatiche. Inoltre potrebbe interferire con alcuni dispositivi medici, tipo il pacemaker o il defibrillatore impiantabile (ICD). Le pistole elettriche Taser  sparano due freccette collegate tramite dei fili elettrici che producono una scarica ad alta tensione (in genere 50mila volt), ma a basso amperaggio, rilasciata in brevissimi impulsi ravvicinati. Per ottenere l’effetto desiderato entrambe le freccette devono colpire il bersaglio. La Taser è già stata oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche. Una delle più recenti è quella pubblicata nel maggio 2012 sulla rivista “Circulation” dal titolo “Sudden Cardiac Arrest and Death Associated with Application of Shocks from a TASER Electronic Control Device” del dottor D. Zipes.

Secondo Zipes del Krannert Institute of Cardiology, diversi dei ‘bersagli’ del Taser avrebbero subito nelle ore successive degli arresti cardiaci, in alcuni casi rivelatisi fatali. Questi arresti cardiaci documentati sarebbero stati causati da una tachicardia ventricolare o una fibrillazione ventricolare.

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