Giammarino Editore racconta la storia del primo decennio del nuovo Napoli

Presentato all’Una Hotel di Piazza Garibaldi “2004-2014 Napoli 10 e lode”, un volume che racchiude la storia, realizzata a più mani da un gruppo di giornalisti coordinati dalla Giammarino Editore, dei primi dieci anni del Napoli targato Aurelio De Laurentiis. L’uscita del volume coincide con l’anniversario della prima partita ufficiale giocata dal Napoli (26 settembre 2004, allo stadio San Paolo contro il Cittadella), momento importante per una società ripresa dal baratro del fallimento e rilanciata sui massimi palcoscenici internazionali dall’imprenditore, che in un decennio ha riportato i tifosi a vivere emozioni che da troppi anni erano rimaste solo un ricordo. L’impegno del presidente nella 
riuscita di questa operazione è stato fondamentale e il progetto iniziale, che prevedeva dei cicli di crescita della società, sta prendendo forma sempre maggiormente.Presenti al tavolo della conferenza di presentazione del volume 
l’editore Gino Giammarino, Vittorio Raio, alcuni autori del libro – Carlo Zazzera, Pasquale Tina, Riccardo Giammarino – e quattro ex azzurri protagonisti della prima fase della rinascita azzurra: Francesco Montervino, Gennaro Scarlato, Nicola Mora e Gennaro Iezzo. “Dieci anni fa sono state poste le basi per quello che sarebbe diventato il Napoli di oggi”, ha esordito Vittorio Raio. “Quello che racconta il libro è che il Napoli è più di una squadra, è il braccio operativo dell’identità del territorio”, ha sottolineato Gino Giammarino che ha aggiunto. “Noi, attraverrso le testate Il Brigante ed È Azzurro, daremo sempre spazio ad 
espressioni positive del nostro Sud. Dobbiamo esportare economia, nn 
cervelli”. È quindi la volta dei calciatori. Il primo a parlare è Francesco Montervino: “Grazie per avermi fatto rivivere anni straordinari per questa città, aver fatto parte della storia del Napoli è motivo di orgoglio e soddisfazione”. Testimone a Gennaro Scarlato: “Essere stato il primo capitano del nuovo Napoli è stata un’esperienza unica. I ricordi sono quelli che restano e fa piacere ritrovarli in un libro come questo”. Quindi Gennaro Iezzo: “Ho alcuni ricordi indelebili 
legati alla mia esperienza da calciatore del Napoli. Il primo è quando ero in auto verso Castel Volturno per firmare il contratto, il mio procuratore mi prese per pazzo perché mi rifiutai di rispondere a telefono a quelli dell’Aek Atene che mi offrivano cinque anni di contratto e la possibilità di giocare in Champions: gli ho risposto che non aveva idea di cosa significasse per me giocare nel Napoli, anche in C. Il secondo è invece la prima partita casalinga al San Paolo. Ero 
sempre stato dietro quella porta, in curva tra i tifosi. Mi emozionai quando mi ritrovai davanti ai pali”. Infine Nicola Mora: “Fa piacere ricordare i momenti che hanno visto la nascita e la crescita del nuovo Napoli, soprattutto guardando a ciò che è diventato ora”.L’opera, con la prefazione di Vittorio Raio, è suddivisa in stagioni e in ognuna, oltre al racconto di quanto avvenuto nel corso del campionato e delle coppe, si possono trovare immagini, aneddoti e curiosità sugli aspetti agonistici e su tutto quello che è ruotato intorno al Napoli in 
questo decennio. Per gli amanti delle statistiche sono stati riportati tutti i tabellini e le classifiche di queste dieci stagioni, per una raccolta completa dei primi successi del Napoli di De Laurentiis. Ogni anno, inoltre, sono raccontate le storie di alcuni dei protagonisti che hanno lasciato un segno nella storia recente della società, dai primi calciatori che hanno calcato i campi della serie C ad allenatori e dirigenti che si sono succeduti nel corso degli anni nella società 
azzurra, per un totale di 31 schede.Non manca un passaggio su tutti i personaggi che, pur nell’ombra, sono stati determinanti per la crescita della società, dai medici agli esperti della comunicazione, dai tecnici ai dirigenti, con un focus 
speciale sulla “famiglia allargata” di questo Napoli, con le figure del presidente Aurelio De Laurentiis, della moglie Jacqueline, del figlio Edo, del dirigente Alessandro Formisano e di Gianluca Grava, l’uomo della continuità di questi dieci anni, dal campo alla scrivania, insieme a una scheda sui tanti azzurri che hanno partecipato all’ultimo Mondiale in Brasile, portando il nome di Napoli sempre più in alto in campo internazionale.

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