Festa dei Gigli, ecco la pizza dedicata alla città di Nola (NA)
Ogni anno, domenica 22 giugno o la prima domenica successiva a questa data (questa volta il 24 giugno), nel piccolo comune di Nola, in provincia di Napoli, si svolge una festa di grande fascino e tradizione in onore di San Paolino, protettore della città, più nota come Festa dei Gigli.
Si narra che nel 410 d.C., l’allora vescovo Paolino, donò i suoi averi e se stesso ai Visigoti, in cambio della liberazione dei nolani resi schiavi. Quando il vescovo fece ritorno a Nola nel 431, dopo anni di prigionia, fu accolto dagli abitanti con dei fiori (i gigli) e scortato fino al palazzo vescovile.
Da qui, la nascita della Festa dei Gigli, inseritadal 2013 nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO. I gigli sono strutture lignee di pregevole fattura, realizzati da maestri artigiani locali, con decorazioni in stucchi o altri materiali, secondo temi religiosi, storici o d’attualità. Ciascuno, prende il nome da una’ delle antiche corporazioni delle arti e mestieri: Ortolano; Salumiere; Bettoliere; Panettiere; Beccaio; Calzolaio; Fabbro; Sarto.
Gli 8 obelischi, presentano la base di un cubo, di circa 3 metri per lato, e un’altezza di 25 metri. Sono sollevati e manovrati a spalla da 128 individui, chiamati cullatori; l’insieme di questi ultimi costituisce la cosiddetta “paranza”. In totale sono 8 i gigli, ai quali si aggiunge una struttura simile, ma più bassa: la barca; è un riferimento storico all’imbarcazione con cui San Paolino fece ritorno a Nola.
Nel corso della mattinata, i Gigli e la Barca vengono portati nella piazza principale della città, ossia piazza Duomo, per ricevere la benedizione del vescovo. Dal primo pomeriggio, all’alba del lunedì, è possibile assistere ad incredibili e spettacolari prove di abilità e di forza dei gigli, barca e paranza.