CREATA IN VENETO UNA DELLE PRIME AREE DI SEPOLTURA PER “BIMBI MAI NATI”

L’assessore regionale all’istruzione e al lavoro ha inaugurato a Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza, insieme al sindaco e al direttore generale dell’Azienda Ulss “Berica”, un’area di sepoltura dedicata ai “bimbi mai nati”, una delle prime create in Veneto grazie all’emendamento proposto dallo stesso assessore alla legge regionale del 2010.

“Sono orgogliosa di essere stata prima firmataria di questo emendamento che in aula ha trovato un consenso pressoché unanime lo scorso dicembre, nell’esame del collegato alla Finanziaria del 2018 – ha detto l’assessore –, segno che la politica, di fronte a gesti di rispetto per la vita umana, supera anche le distanze ideologiche. Oggi Torri di Quartesolo ha dedicato uno spazio per il dolore di quei genitori che non hanno mai potuto vedere e abbracciare il loro bimbo: un esempio di civiltà, nel rispetto della vita sin dal suo concepimento”.

CREATA IN VENETO UNA DELLE PRIME AREE DI SEPOLTURA PER “BIMBI MAI NATI”“L’emendamento votato dal Consiglio regionale – ricorda l’assessore – modifica la legge regionale in materia funeraria, prevedendo l’obbligo a informare le famiglie sulla possibilità di dare sepoltura anche ai bambini scomparsi prima delle 28 settimane di gestazione. Nel caso in cui i genitori del bambino, in piena coscienza, non siano interessati alla sepoltura, sarà l’Ulss a farsene carico”.

“Un ruolo importantissimo in questa iniziativa l’ha avuto il Movimento Aiuto alla Vita del Veneto e di Vicenza in particolare – conclude l’assessore –, a cui va il mio ringraziamento per la preziosa attività quotidiana che silenziosamente svolge nel dare  dignità alla vita e nella difesa dei più fragili”.

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