Condor @Expo Milano 2015: Raccolta di acqua e laboratorio di innovazione permanente

Building solutions for a better word. E’ questo lo slogan con cui Condor – azienda da anni leader internazionale nella produzione di casseforme, blindaggi e ponteggi – è sbarcata ad Expo Milano 2015.

Expo è stata per noi un’occasione per ripensare alle frontiere della nostra vision, dopo aver aperto con successo le frontiere geografiche dei nostri mercati di sbocco: il tema della sostenibilità sta rivoluzionando il modo di concepire le costruzioni e non solo. L’edilizia non è più intesa come fine a se stessa, ma è diventata uno strumento per attuare lo sviluppo sostenibile. E’ con questa convinzione che il nostro team di Ricerca e Sviluppo sta improntando l’attività di innovazione che è e sarà il vero valore distintivo della nostra azienda” afferma Nunzia Petrosino, CFO di Condor.

Innovazione che è stata presentata dall’azienda in Expo Milano attraverso due progetti: Condor Warka Water e #Newframeworks. I due progetti vedono l’utilizzo innovativo del ponteggio multidirezionale di Condor, il Multicom, per la realizzazione di dispositivi architettonici che migliorino le condizioni di vita e la qualità dell’ambiente circostante.

Condor Warka Water è il progetto sperimentale che costituirebbe la risposta tecnologicamente avanzata al grave problema dell’accesso alle fonti di acqua nei Paesi in via di sviluppo. Il progetto trae origine dal Warka Water, dispositivo ideato e realizzato dall’arch. Vittori dello Studio Architecture and Vision, per produrre acqua potabile dall’aria, raccogliendola da fenomeni naturali quali la pioggia, la nebbia e mediante condensa.

La sezione Ricerca e Sviluppo del Dipartimento tecnico di Condor, in collaborazione con Architecture and Vision, ha adattato la tecnologia del Multicom alla struttura del Warka, originariamente in bambù, migliorandone la resa e garantendone durabilità nel tempo.

L’attenzione verso queste aree proviene dalla conoscenza ravvicinata che abbiamo avuto nel corso degli ultimi anni: Condor attualmente ha tra i suoi mercati di riferimento proprio l’ Africa, oltre che i Balcani, Europa Orientale, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi. La scoperta culturale di questi luoghi, derivante dagli approcci commerciali, ha fatto maturare una sensibilità verso le condizioni di vita delle popolazioni locali. Per questo motivo, abbiamo iniziato ad interessarci alle innovazioni che le riguardano” commenta Francesco Petrosino, General Manager di Condor.

Dall’idea del Condor Warka Water è nato il progetto #Newframeworks: un laboratorio online di innovazione aperto a studenti e giovani professionisti. I partecipanti sono chiamati a sviluppare applicazioni architettoniche innovative con il ponteggio multidirezionale Multicom. New Frameworks è stato indirizzato alla community del MOOC Architecture 1o1. Acronimo di Massive Online Open Course, un MOOC è una classe online in cui gruppi di studenti lavorano ed apprendono su temi prestabiliti. Architecture 1o1 è un MOOC focalizzato sull’insegnamento delle basi della progettazione architettonica.

A partire da un brief di progetto, la community online ha lavorato sviluppando progetti per Condor tra il 2 e l’8 Giugno 2015 in maniera interattiva e collaborativa sul social network Instagram attraverso l’hashtag #condor1o1. Conclusa con la presentazione in Expo, il laboratorio #Newframeworks rimarrà on line sulla pagina web dedicata newframeworks.condor-group.it, archiviando i lavori sviluppati nell’ambito del contest e sviluppandone di nuovi, nell’intento di Condor di strutturare un laboratorio di innovazione permanente.

Entrambe le presentazioni, a cui hanno preso parte lo staff  Condor, l’arch. Arturo Vittori di Architecture and Vision, l’arch. Marco Lampugnani ed il prof. Tadesse Girmay dell’Università etiope EIABC, hanno avuto molto successo e sono state seguite, oltre che dalla classe di studenti del Politecnico di Milano che ha partecipato al concorso, anche da molti curiosi che si sono fermati a lungo ad approfondire i temi, a conferma del fatto che l’edilizia è di interesse comune, soprattutto rispetto all’impatto sui territori ed alle condizioni di vita.

Grazie alla Camera di Commercio di Avellino che ha permesso a noi e a tante altre aziende campane di poter mostrare le nostre eccellenze in Expo” conclude Nunzia Petrosino.

 

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