Cani e gatti depressi? La cura è nell’olio di cannabis

Già diffuso negli Stati Uniti, l’olio di cannabis sativa legale arriva in Italia e permetterà ai padroni di cani e gatti di curare i propri animali domestici.

La novità è stata introdotta nel nostro Paese da Weedentity, la prima start-up italiana, creata da quattro giovani imprenditori napoletani under 40, che lancia l’uso aromaterapico del cannabidiolo. L’olio per la pet therapy contiene il 5% di CBD, un principio attivo naturalmente presente nelle piante di cannabis, che ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, per combattere e prevenire stati di ansia, panico o insonnia. E’ indicato soprattutto per la cura di cani che manifestano comportamenti aggressivi o di gatti sterilizzati per un migliore decorso post operatorio.

Gli oli sono prodotti in Svizzera con metodi naturali che escludono l’uso di pesticidi o sostanze chimiche, hanno un’origine al 100% vegetale, provengono da coltivazioni biologiche indoor e sono esportati da una società lussemburghese. Sono testati due volte e analizzati da laboratori svizzeri e, una seconda volta, da laboratori italiani certificati dal ministero della Salute.

“Abbiamo deciso di aprire quest’attività attraverso il varco legislativo che si è aperto nel 2016”, racconta Chiara Basile, che insieme ai suoi tre soci ha dato vita alla start-up Weedentity e aperto il sito di e-commerce https://www.weedentity.it/ . “La legge 242 del 2016, infatti, ha dato il via libera all’uso di prodotti realizzati con cannabis sativa entro precisi  limiti di THC, uno dei principi attivi della cannabis. E’ stato un primo passaggio importante perché apre all’uso di quella che forse è la pianta più criminalizzata del mondo ma dalle enormi potenzialità. Adesso è necessario fare un ulteriore passo in avanti per il riconoscimento anche a fini terapeutici”.

“I nostri oli per cani e gatti, è bene ricordarlo, non hanno effetti psicoattivi ma solo miorilassanti. Gli animali, cioè, non vengono ‘sedati’: come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità – continua Basile –, il CBD, l’unico cannabinoide presente negli oli, non crea dipendenza né danneggia la salute e ha proprietà terapeutiche. La canapa industriale, che ha un concentrazione di THC (il cannabinoide con effetti psicoattivi) prossima allo 0%, permette ai nostri amici a 4 zampe di restare vigili e reattivi ma li solleva perfino di dolori cronici o artriti”.

La reazione dei nostri clienti che hanno testato gli oli alla cannabis sui propri animali è stata entusiasta – sottolinea Basile – anche cani che abbaiavano e ringhiavano ad umani e animali con i nostri prodotti si sono calmati e hanno trovato armonia. Così come per gli animali che hanno subito operazioni e nel periodo di degenza hanno trovato sollievo con i nostri prodotti”.

 Il primo a usare la cannabis per curare gli animali è stato il dottor Douglas Kramer che ha deciso di somministrare un prodotto con CBD al suo husky.  Da quel momento, sempre più persone hanno iniziato a usare prodotti a base di cannabis per alleviare i sintomi dei propri animali domestici, interrogando il mondo scientifico su questa nuova frontiera. Il primo studio è stato realizzato in merito dall’American Holistic Veterinary Medical Association degli Stati Uniti sulle percezioni dei consumatori di prodotti a base di canapa per l’applicazione animale: è stata eseguita un’indagine anonima su 632 proprietari di cani e gatti, il 90% dei quali ha dichiarato di considerare “molto sicuri” i prodotti di canapa e l’80% utilizza il prodotto per una condizione diagnosticata da un veterinario come ansia o artrite.

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