Cambiamenti climatici, se n’è parlato all’hub della NATO

L’Hub di Direzione Strategica della NATO per il Sud e il Comando Supremo Alleato alla Trasformazione hanno organizzato una Giornata di Studio dal titolo “L’impatto dei cambiamenti climatici sulla stabilità in Medio Oriente e Nord Africa” tenutasi il 30 maggio 2019, a Napoli.

L’Hub di Direzione Strategica della NATO per il Sud e il Comando Supremo Alleato alla Trasformazione hanno organizzato una Giornata di Studio dal titolo “L’impatto dei cambiamenti climatici sulla stabilità in Medio Oriente e Nord Africa” tenutasi il 30 maggio 2019, a Napoli.

La NATO mantiene un elevato livello di interesse nella stabilità di Medio Oriente e Nord Africa perché questa aumenta il livello di sicurezza in Europa.

L’HUB ritiene che, tra le varie sfide globali, i cambiamenti climatici rappresentino una sfida che, pur non richiedendo interventi militari, ha implicazioni di sicurezza.

Gli accademici locali, esperti di settore e rappresentanti di organizzazioni internazionali che hanno partecipato alla giornata di studio si prefiggevano di aiutare la NATO a capire come i cambiamenti climatici possano influenzare la stabilità in Medio Oriente e in Nord Africa.

Relatrice di punta è stata S.E. l’Ambasciatrice Josefa Correia Sacko, Commissario per l’Economia e l’Agricolutura Rurale dell’Unione Africana.

L’Ambasciatrice Sacko è annoverata tra le 100 personalità mondiali piú influenti in fatto di politiche climatiche nel 2019.

L’Africa è il continente piú vulnerabile ai cambiamenti climatici nonostante produca solo il 3,8% delle emissioni di gas serra” riferisce l’ambasciatrice Sacko “I Capi di Stato Africani hanno istituito tre commissioni sul clima al COP 22 del 2016, una per la Regione del Sahel, una seconda per il Bacino del Congo e la terza per gli Stati Isolani dell’Africa. La NATO puó contribuire in modo sostenibile allo sforzo teso a mitigare gli effetti dei cambiamenti climitici mettendo fine alle fatali migrazioni di giovani africani verso l’Europa.”

La giornata di studio si e’ occupata di come i cambiamenti climatici possano provocare trasformazioni sociali ed economiche e di come questo possa comportare delle sfide per la sicurezza.

I cambiamenti climatici peggiorano gli attuali rischi sociali, economici ed ambientali, possono alimentare rivolte e sfociare in veri e propri conflitti.

I cambiamenti climatici aumentano le preoccupazioni legate alla sicurezza perché possono avere ripercussioni sulle risorse idriche ed alimentari, inasprire la corsa all’accaparramento delle risorse naturali, portare alla perdita di fonti di sostentamento, provocare disatri dovuti al clima, aumentare i flussi migratori e gli spostamenti in massa.

I paesi colpiti da una crisi sono piú vulnerabili ai rischi di sicurezza causati dai cambiamenti climatici.

Gli sforzi di stabilizzazione spesso non tengono conto dell’impatto dei cambiamenti climatici.

Nel contempo, la fragilità degli stati mette a repentaglio gli sforzi di adattamento ai cambiamenti climatici,specie nelle comunità piu’ vulnerabili.

Gli esperti militari della NATO e di molti dei suoi stati membri ritengono che i cambiamenti climatici siano un “moltiplicatore di minaccia” capace di inasprire le conseguenze della povertà cronica, della debolezza delle istituzioni nel gestire le risorse e ricomporre i conflitti, della persistente sfiduca tra comunità e nazioni e del livello inadeguato di accesso ad informazioni e risorse.

L’Africa è il continente piú vulnerabile ai cambiamenti climatici nonostante produca solo il 3,8% delle emissioni di gas serra.

I Capi di Stato Africani hanno istituito tre commissioni sul clima al COP 22 del 2016, uan per la Regione del Sahel, una seconda per il Bacino del Congo e la terza per gli Stati Isolani dell’Africa.

La NATO puó contribuire in modo sostenibile allo sforzo teso a mitigare gli effetti dei cambiamenti climitici mettendo fine alle fatali migrazioni di giovani africani verso l’Europa.

I cambiamenti climatici influiscono sulla disponibilità di risorse, hanno già provocato eventi migratori ed inasprito la corsa all’accaparramento di risorse limitate, soprattutto in alcuni punti caldi.

Il danno ambientale causato dai cambiamenti climatici oltrepassa i confini nazionali e il fatto che risorse quali l’acqua (si pensi ai fiumi, ai laghi, ecc.) spesso attraversano i confine, offre un esempio tangibile di quanto sia urgente che i paesi cooperino alla soluzione di problemi comuni.

Vari rapporti governativi e pubblicazioni di gruppi di esperti hanno sottolineato come i cambiamenti climatici, se gestiti correttamente, possano rappresentare un’occasione senza precedenti di riavvicinamento tra antichi rivali geopolitici.

Potrebbe trattarsi di un sogno, certo, ma è senz’altro vero che esistono soluzioni capaci di mitigare i rischi e l’impatto dei cambiamenti climatici, sempre che i paesi abbiano la volontà politica di attuarle.

La giornata di studio ha dimostrato che la NATO, attraverso la sua Direzione Strategica dell’ HUB per il Sud, contribuisce all’ulteriore consolidamento di rapporti internazionali improntati alla pace e all’amicizia attraverso un rafforzamento di libere istituzioni nei paesi sui quali focalizza la propria attenzione e promuovendo condizioni di stabilità e di benessere.

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