Bibione, aperta la stagione 2019 del Turismo sociale e inclusivo.

Il progetto, alla sua terza edizione, vede quest’anno la novità di 50 borse-lavoro, che sosterranno l’inserimento lavorativo e sociale di altrettanti giovani con problemi di disabilità negli stabilimenti balneari, nelle attività turistiche e nei servizi dell’accoglienza agli ospiti.

Con la consegna dello ‘zainetto’ di benvenuto ai 50 ragazzi con disabilità , che in veste di tirocinanti saranno ‘operatori di inclusività’ nelle spiagge venete, ha preso avvio a Bibione la stagione 2019 del Turismo sociale e inclusivo.

Il progetto, alla sua terza edizione, vede quest’anno la novità di 50 borse-lavoro, che sosterranno l’inserimento lavorativo e sociale di altrettanti giovani con problemi di disabilità negli stabilimenti balneari, nelle attività turistiche e nei servizi dell’accoglienza agli ospiti. Le vacanze sul litorale veneto – da Bibione al delta del Po – saranno occasione di svago e inclusione non solo per i turisti con disabilità (ai quali tutti i comuni della costa offrono spiagge accessibili, stabilimenti attrezzati e servizi dedicati), ma anche per una cinquantina di giovani del territorio veneto che, attraverso il tutoraggio dei Servizi di inserimento lavorativo delle 9 Ulss venete, vivranno due mesi di autonomia, impegno sociale ed esperienza occupazionale retribuita.

A dare il via libera alla stagione ‘inclusiva’ e al progetto sociale, nella residenza Santo Stefano di Bibione, è stata l’assessore regionale alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin, insieme al vescovo della diocesi di Pordenone e Concordia Sagittaria mons. Giuseppe Pellegrini, ai direttori generali dell’Ulss 4 Veneto Orientale Carlo Bramezza e dell’Ulss 5 Polesana Antonio Compostella e al direttore sociale dell’Ulss 3 Serenissima Gianfranco Pozzobon,.

Da oggi i borsisti sono accolti e impegnati in servizi turistici nella residenza Santo Stefano (2 tirocini attivati), nell’hotel Palace Bibione (2), nel campeggio Santa Margherita di Caorle (4), nel soggiorno marino Don Bosco di Duna Verde (3), al villaggio Marzotto di Jesolo (4/5), al villaggio San Paolo di Cavallino-Treporti (4), al designer Outlet di Noventa di Piave (4). La loro sarà una vacanza-lavoro, che li vedrà impegnati in mansioni a servizio dei turisti negli orari concordati e affiancati di un tutor, e in attività sportive, di svago e di socializzazione nel tempo libero e nei giorni di riposo.

“Le finalità del progetto ‘Turismo sociale e inclusivo’ – ha sottolineato l’assessore – sono lo sviluppo e l’incremento dell’offerta ricettiva per turisti con disabilità nelle spiagge del litorale veneto, frequentato ogni anno da 24 milioni di presenze, il potenziamento della rete tra i SIL (servizi per inserimento lavorativo) delle 9 aziende sanitarie del Veneto e la possibilità di creare nuove assunzioni di persone disabili presso gli operatori delle spiagge venete, anche attraverso gli strumenti offerti dalla legge 68/1999 sul collocamento obbligatorio”.

“Ogni anno il progetto cresce e si consolida – ha aggiunto – Dopo l’accessibilità fisica delle strutture, obiettivo della prima edizione, lo scorso anno si sono aggiunti l’animazione e le attività ricreative e ludico-sportive per gli ospiti e le famiglie. Quest’anno la novità è l’inserimento lavorativo di 50 giovani: una iniziativa in linea con i pilastri fondamentali delle nostre politiche di inclusione sociale, cioè autonomia abitativa e autonomia lavorativa”.

Al termine dell’estate l’esperienza delle spiagge accessibili e inclusive del Veneto diventerà anche un cortometraggio che sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

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