AVERE VENT’ANNI AL SUD

Un’iniziativa aperta alla città e a tutti coloro che hanno voluto esserci: è questo il senso di “Avere vent’anni al Sud: le ragioni per restare e per tornare”, l’iniziativa promossa dal Mattino ed ospitata dal Teatro Mercadante di Napoli.

“Abbiamo raccontato le storie di coloro che si battono per la dignità di un lavoro qualificato e qualificante qui, ma anche le ragioni di coloro che sono stati indotti ad andarsene e che magari vogliono rientrare e che purtroppo non possono farlo” ha spiegato il direttore della testata Alessandro Barbano.
Partendo da un dato, le attuali condizioni economiche del Mezzogiorno, caratterizzate da  una lenta ripresa del Pil a fronte della quale non è cambiata la tendenza alla perdita di capitale umano: “Il saldo fra cervelli che vanno e cervelli che vengono è ancora tanto negativo – ha spiegato Barbano – e questo vuol dire che le politiche fin qui adottate non sono riuscite ad invertire una tendenza da cui dipende il recupero del divario Nord-Sud ma anche di una visione nazionale, di un Paese cioè veramente unito e non diviso in tante piccole patrie. Per questo abbiamo chiamato a confronto alcune delle istituzioni nazionali più importanti, il mondo accademico della ricerca, docenti ed economisti che rappresentano i saperi di tutta Italia e le istituzioni del territorio”.
L’iniziativa si è articolata in tre sessioni. La prima con protagonisti il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il rettore della Federico II Gaetano Manfredi, i presidenti di Confindustria Vincenzo Boccia, del CNR Massimo Inguscio e della Svimez Adriano Giannola, gli economisti Roberto Perotti e Gianfranco Viesti, il filosofo ed editorialista del Mattino Biagio de Giovanni. 
La seconda sessione, introdotta invece dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, con le discussioni di Marco Bentivogli (segretario generale Fim Cisl), Felice Delle Femine (direttore generale Bcp), lo startupper Adriano Farano, l’economista Oscar Giannino, Claudio Gubitosi, direttore Giffoni Film Festival, Francesco Guido, direttore generale Banco di Napoli, il filosofo Aldo Masullo, il fondatore di ST Microelectronics Pasquale Pistorio e il responsabile di Digita Academy della Federico II Antonio Pescapé.
La terza sessione ha invece avuto inizio con la relazione del ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, cui faranno seguito gli interventi dell’editorialista del Mattino di Massimo Adinolfi, di Dorina Bianchi per Ap, Mara Carfagna per Forza Italia, Maria Chiara Carrozza per il Pd, Stefano Fassina per Sinistra Italiana e Roberto Fico per i 5Stelle, nonché dell’editorialista del Mattino Isaia Sales.
Nel corso delle sessioni sono stati presentati video e testimonianze dal vivo di giovani meridionali che vivono sulla propria pelle l’incertezza del futuro da studenti, laureati o disoccupati. 

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