All’Università Suor Orsola Benincasa primo master italiano per la formazione ​ alla pedagogia e alla didattica delle arti sceniche

Iscrizioni aperte fino al 15 Gennaio e lezione inaugurale il 19 Gennaio

L’alta formazione universitaria dedicata alle arti sceniche. Nasce a Napoli all’Università Suor Orsola Benincasa il primo master universitario italiano che valorizza l’esperienza teatrale per la formazione di nuove professionalità esperte di pedagogia e didattica del teatro. Il Master di I livello in “Teatro: pedagogia e didattica. Metodi, tecniche e pratiche delle arti sceniche” sarà un innovativo percorso di formazione condivisa tra i partecipanti e un selezionato team di attori, registi, danzatori, drammaturghi e professionisti dell’arte scenica, nonché di esponenti della ricerca formativa.

Il coordinamento artistico del Master, che tiene aperte le iscrizioni fino al 15 Gennaio, è affidato ad uno dei registi di teatro e di lirica  più apprezzati nel panorama italiano: Francesco Saponaro formatosi negli anni da assistente regista con Toni Servillo, Marco Baliani e Renato Carpentieri solo per citare qualche grande ‘maestro’, ed attualmente membro del Comitato scientifico della Fondazione Eduardo De Filippo.  “La grande novità di questo Master – anticipa Saponaro – sarà la sua struttura da corso di “addestramento alla messinscena” esaminata nella sua globalità, attraverso l’analisi delle dinamiche relazionali, espressive, emotive ed estetiche, in un discorso a tutto campo sulla storia e sulle tecniche fondative del fare teatro”.  Un percorso di alta formazione nel quale si lavorerà sulle arti sceniche a tutto tondo: scenografia, musiche, luci, costumi, nonché sui contesti alternativi di apprendimento per la costruzione di una ‘drammaturgia didattica’ fondata sull’azione.

“Il cuore del percorso didattico – spiega Nadia Carlomagno, attrice, docente di Pedagogia sperimentale all’Università Suor Orsola Benincasa e coordinatore scientifico del Master – è rappresentato dall’esplorazione e dal potenziamento delle aree di ricerca espressiva, emotiva, creativa e relazionale, oltre che cognitiva, attraverso laboratori dedicati al training, alla ritmica, al movimento del corpo, alla danza, alla voce, alla dizione, alla recitazione, alla musica, alla drammaturgia e alla regia investigando i diversi linguaggi, compreso quello cinematografico”. Una forte vocazione pratica del percorso formativo dunque, ma soprattutto, come evidenzia la Carlomagno, “una specifica attenzione alla formazione teatrale come strumento pedagogico per far attingere dal patrimonio artistico la consapevolezza dei propri mezzi espressivi e creativi e potenziare abilità artistico-espressive e comunicative, indispensabili ai diversi bisogni formativi di ognuno”.

Un percorso di alta formazione, dunque, fortemente innovativo che si rivolge a laureati e diplomati (in questo caso come percorso di Aggiornamento professionale) di ogni disciplina ma soprattutto a professionisti o aspiranti professionisti di settori diversi: artisti, (attori, registi, assistenti alla regia, danzatori, performer, scenografi, costumisti etc.), insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, formatori, educatori e professionisti che operano nelle istituzioni socio-educative e socio-sanitarie nelle quali è possibile avvalersi anche dell’esperienza teatrale come strumento di intervento sociale.

In quest’ottica, anticipa Nadia Carlomagno,  la  “messa in scena”, anche attraverso il role playing, il social dreaming  e lo psicodramma, diventa anche un prezioso strumento inclusivo di lavoro di gruppo e in gruppo, che consente un’accurata e approfondita analisi delle dinamiche emotive e relazionali favorendo una modalità di intervento anche in contesti nei quali si può manifestare un disagio”.

Il laboratorio permanente di recitazione e regia e la vocazione pratica delle lezioni

Il Master su “Teatro: pedagogia e didattica” sarà un percorso didattico votato alla ricerca e alla sperimentazione che nasce già con alcuni precisi obiettivi produttivi come la nascita di un Laboratorio permanente di recitazione e di regia che sarà anche oggetto di ricerca scientifica e la pubblicazione dei migliori lavori di tesi.

Il percorso formativo (che vale 60 cfu utili anche nei pubblici concorsi come quelli per l’insegnamento o nella valutazione dei crediti universitari aggiuntivi) prenderà il via il 19 Gennaio con lezioni frontali e laboratoriali strutturate con un appuntamento settimanale previsto il venerdi pomeriggio e con i seminari condotti da figure di rilievo nel campo teatrale e cinematografico il sabato mattina. Il Master si chiuderà entro novembre 2018 dopo il percorso di stage e di formazione on the job che avverrà presso teatri, centri di produzione teatrale e Festival del teatro di rilievo nazionale.

Le aree tematiche del Master, saranno suddivise in cinque moduli didattici:

Il teatro: interpretazioni pedagogico-formative e didattiche; Analisi del testo. Drammaturgia e storia del teatro; L’attore. Tecniche della performance; Tecniche di allestimento e messa in scena; Laboratorio di messa in scena, recitazione e regia.

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