Al via “La cura dell’amore”, laboratorio con Giuseppe Ferraro

Cinque incontri di due ore a cadenza settimanale. Esercitazioni d’amore, educazione ai sentimenti, dialoghi, dispute, confessioni, racconti, poesie condotti da Giuseppe Ferraro che scrive:

Si deve imparare ad amare, nessuno però lo può insegnare. L’amore si racconta. È il legame più importante. Avvolge. Imprigiona. Libera. Lacera. Ferisce. Sana. L’amore è una disciplina senza regole. Non ha dimora fissa. Si abita nell’intimità dell’essere due di uno. Ogni sentimento ha la sua disciplina. Non ci sono però regolamentazioni scritte né diagnosi.

L’amore non è una malattia. Ci si può, però, ammalare d’amore. Non ci si vuole mai lasciare e ci si separa. Si tradisce e ci si perde. Senza mai tradirsi e perdersi. Ci si cerca laddove non ci si trova.

L’amore per il figlio, quello dei figli. Come ama una donna e come ama un uomo. Come ci si ama dello stesso amore e dello stesso uomo, della stessa donna, da uomo a uomo, da donna a donna.

L’amore è degli amanti. Non si contratta. Non ha firma, non si ferma. Non ha età. Non ha tempo.

La manutenzione della relazione d’amore è la più difficile perché è la manutenzione del sé. La cura che solo soccorre è l’educazione sentimentale.

Filosofo “militante” ai confini tra temi etici, sociali e pedagogici, Giuseppe Ferraro insegna Etica dell’ambiente presso l’Università Federico II di

Napoli. Appartiene alla schiera di quei filosofi che hanno il coraggio di andare verso gli estremi, non solo nel campo del pensiero, ma anche in quello della pratica. Ha infatti portato la filosofia fuori le mura proponendola nelle scuole e nelle carceri. Da queste esperienze sono nati dei libri – La filosofia spiegata ai bambini, Filosofia in carcere e L’innocenza della verità – che sono anche racconti di relazioni filosofiche. La sua ultima pubblicazione è Imparare ad amare ed. Castelvecchi.

È l’anima di seminari estivi a Marina di Camerota configurati come veri e propri cenacoli di relazioni autentiche, paritarie e “restitutive” e il fondatore della scuola Filosofia Fuori le Mura. È sempre andato oltre: oltre le mura eburnee degli specialismi, intellettualismi e tecnicismi accademici; oltre le barriere delle chiusure autoreferenziali; oltre i luoghi comuni e gli esoterismi disciplinari.

Il giovedi dalle 18.00 alle 20.00 a partire dal 17 marzo 2016

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