Al via Animavì, Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico

Si tiene a Pergola (Pesaro – Urbino) nel giardino di Casa Godio, dal 14 al 17 luglio 2016 la prima edizione di ANIMAVÌ – Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica del più importante regista italiano di cinema d’animazione, Simone Massi.

Ospite d’eccezione il regista Aleksandr Petrov, vincitore nel 2000 del Premio Oscar per il Miglior Cortometraggio con Il vecchio e il mare, autore anche della sigla e della locandina del festival, mentre il Premio alla Carriera di questa prima edizione è assegnato al regista, musicista e sceneggiatore Emir Kusturica. A condurre le serate Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Italia. Il programma completo al link www.animavi.org.

Apre il festival l’attrice e regista
Valentina Carnelutti, ospite d’onore e madrina della manifestazione, che presenterà il suo cortometraggio ReCuiem (vincitore di numerosi premi in tutto il mondo); nelle giornate successive l’omaggio sarà invece dedicato ai membri della giuria Umberto Piersanti, Ascanio Celestini e Aleksandr Petrov, tutti presenti nel corso della rassegna. Sedici le opere provenienti da ogni parte del mondo che nel concorso internazionale si contenderanno il Premio Bronzo Dorato per il miglior film d’animazione poetica: Feral di Daniel Sousa, Chemin Faisan di Georges Schwizgebel, Vasco di Sebastien Laudenbach, Kali the Little Vampire di Regina Pessoa, Nightingales in December di Theodore Ushev, Hipopotamy di Piotr Dumala, Ursus di Reinis Pētersons, The Other Shores di Vasily Chirkov, The Song for Rain di Yawen Zheng, I Was Two di Shiva Sadegh Assadi, A Tale of Longing di Xin Li, A Tangled Tale di Corrie Francis Parks, Spesso viene sera di Paola Luciani, The Song di Ines Sedan, Wiegelied di Naomi van Niekerk, It’s Raining di Anna Shepilova. A questi piccoli capolavori si aggiungono inoltre le otto animazioni inserite nel concorso dedicato alla scuola del libro di Urbino: D’istante di Rojna Bagheri, Certezze di Pietro Elisei, 1/0 di Laura Fuzzi, Corale di Giulia Olivieri, Le matrici dell’io di Francesco Ruggeri, Dasma di Laura Paja, Ho imparato a nuotare di Valentino Marigo, Sarajevo – Ricordi di un assedio di Giacomo Passanisi. A giudicare i lavori, una giuria prestigiosa composta da Ascanio Celestini (in rappresentanza di cinema e teatro), dal poeta Umberto Piersanti (per la letteratura) e dal caposcuola dell’animazione russa Aleksandr Petrov. Nutrita e variegata anche la schiera di ospiti musicali: la cantautrice Frida Neri, l’Ensemble Laus Veris (formazione specializzata nell’esecuzione di musica medievale), Giuliano Dottori e il gruppo folk-rock Gang chiuderanno con i loro concerti le quattro serate, scandite anche dalla proiezione delle Memorie vive del documentarista Filippo Biagianti.

Animavì primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, vanta già il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte: da Giannalberto Bendazzi, autorevole critico e Presidente onorario del festival, ai membri del Comitato Promotore (fra gli altri Valentina Carnelutti, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Nino De Vita, Goffredo Fofi, Daniele Gaglianone, Valeria Golino, Natassja Kinski, Neri Marcoré, Laura Morante, Marco Paolini, Umberto Piersanti, Alba Rohrwacher, Silvio Soldini, Paolo e Vittorio Taviani, Miklós Vámos, Daniele Vicari, Emily Jane White, Emir Kusturica).

Animavì vuole soprattutto rappresentare a livello internazionale il “cinema d’animazione artistico e di poesia”, quel genere di animazione indipendente e d’autore che si propone di raccontare per suggestione, prendendo le distanze in maniera netta dall’animazione mainstream.


Ho pochissime idee che tuttavia sono chiare, nette, incontrovertibilisottolinea il direttore artistico Simone Massi.Nel momento in cui mi si mette a capo di un progetto non mi si può dire come fare, non mi si può chiedere di essere diverso da quello che sono. E dunque Animavì, bello o brutto, non potrà che somigliarmi. Pergola è un piccolo paese che si attraversa in pochi minuti. Il tentativo è quello di portare qui un certo tipo di persone e farle fermare perché qualcosa ce l’abbiamo anche noi e sfugge a una prima occhiata e magari è più importante di quello che sembra”. Il nome del festival deriva dall’unione di due parole: anima è quella che vibra dinanzi a un’opera d’arte, ma al contempo è l’abbreviazione di animazione e mavì, termine caduto in disuso che identificava il colore azzurro chiaro dei pittori rinascimentali.

Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall’associazione culturale Ars Animae, con il patrocinio di Regione Marche, Ministero della Cultura, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano.

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