Al Teatro 99posti proiezione del documentario “Il futuro è troppo grande”

Domenica 4 maggio, alle ore 19, con ingresso gratuito per tutti i soci del Teatro 99posti, sarà proiettato il documentario di Giusy Bucchieri e Michele Citoni dal titolo “Il futuro è troppo grande”.

Saranno presenti all’evento gli autori che, in questo lavoro, ci mostrano i sogni, le inquietudini e le speranze di due giovani immigrati di seconda generazione.

 

Re e Zhanxing, i due protagonisti sono giovani di seconda generazione, e ci mostrano lo studio e il lavoro, la famiglia e l’amore,le loro attese nell’Italia di oggi.
Lui vive con i genitori e la sorella, è fidanzato, frequenta l’universitàe lavora, spera di trovare nell’arte la propria realizzazione. Lei èlaureata, vive da sola, è in cerca di una chiara definizione di sé e proveràa trovarla viaggiando lontano verso le proprie origini. Sono giovani,stanno diventando adulti immaginando di far coincidere il futuro con ipropri sogni.

 

“Il documentario – spiegano i registi – nasce da una riflessione sulle seconde generazioni dell’immigrazione in Italia, attraverso un percorso durato più di due anni.Il nostro lavoro intende tuttavia spingersi oltre la dimensione del dibattito giuridico e politico su cittadinanza e “ius soli”, per affrontare la sfidacreativa di raccontare storie di vita. La narrazione trae particolare ricchezzadall’intreccio tra il nostro sguardo di autori e i contributi auto narrativirealizzati dai protagonisti, che con telecamerine amatoriali ci hanno regalatoimmagini e pensieri. Nel film vediamo i due giovani alle prese con i problemidi tutti i giorni, le forme e i limiti dell’appartenenza alla comunità italiana,le relazioni con la generazione precedente, la dimensione pluriculturale dellaloro personalità. La loro quotidianità rivela le modalità espressive, i punti diriferimento e le aspirazioni che condividono con i loro coetanei in possesso findalla nascita della cittadinanza giuridica e, allo stesso tempo, gli aspetti dellaloro vita che fanno riferimento più specificatamente alle culture di origine.Le esperienze di giovani di seconda generazione come Re e Zhanxing, per certiversi “normali”, sono per altri versi storie “nuove” che continuamentearricchiscono e mutano il significato dell’essere italiani.Avvicinarsi ad alcune di esse rende possibile comprendere meglio il paese in cuiviviamo cogliendone la complessità evolutiva: esso non “ospita” degli altri, ma ègià altro, e diventa qualcos’altro continuamente”.

 

L’ingresso allo spettacolo è gratuito e consentito ai soli soci del Teatro 99posti e fino a esaurimento delle poltrone.

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