Ravello Festival, Prima assoluta per Roberta Gambarini con la Salerno jazz Collective

Da Ella Fitzgerald a Thelonius Monk a Dizzy Gillespie. Per celebrare i 100 anni dalla loro nascita, l 8 agosto, il Ravello Festival porta sul palco di Villa Rufolo una produzione originale che mette insieme, per la prima volta, il meglio della scuola salernitana di jazz e la voce di Roberta Gambarini – torinese di nascita e newyorkese di adozione -. Un incontro fortemente voluto dal Direttore artistico della sezione Jazz Maria Pia De Vito, che è anche un ideale ponte tra la città di Salerno, feconda fucina di musicisti, e la capitale della musica afroamericana, quella Grande Mela dove i tre jazzisti contribuirono a una rivoluzione che cambiò il volto del jazz: il be bop.

L’Italia non esporta solo cervelli ma anche talenti. È questa la parabola musicale di Roberta Gambarini che a New York è celebrata come l’erede di Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan e Carmen McRae. Per il suo timbro vocale ma anche e soprattutto per una tecnica portentosa, che la porta ad avere una grande confidenza con lo scat, l’improvvisazione vocale tipica delle voci afroamericane. I suoi fraseggi sanno essere intensi e ironici, in un gioco costante di richiamo alla tradizione jazzistica del bop. Che la Gambarini ha saputo innovare lavorando gomito a gomito con musicisti come Ron Carter, Herbie Hancock, Roy Hargrove, Jimmy Heath, Hank Jones, Christian McBride, James Moody, solo per citarne alcuni. Una occasione davvero unica, questa, per ascoltare una grandissima cantante di jazz.

A farle da corona nove musicisti, tra i migliori talenti della scuola salernitana del jazz. Quella che dal dopoguerra a oggi ha reso Salerno una delle città più feconde, con una scena jazzistica invidiata da tutto il mondo. Il Salerno Jazz Collective è composto dal sassofonista Sandro Deidda, che ha curato la direzione musicale e gli arrangiamenti, dalla tromba di Giovanni Amato e dai sassofoni di Alfonso Deidda, Daniele Scannapieco e Jerry Popolo, tutti polistrumentisti e straordinari solisti.

La sezione ritmica della band è formata da musicisti assai noti e celebrati per le loro qualità, anche perché da anni suonano regolarmente con le star del jazz nostrano ed internazionale: Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Dario Deidda al basso, Amedeo Ariano alla batteria e Pierpaolo Bisogno al vibrafono e alle percussioni.

Una formazione collaudata, per le comuni radici e i lunghi anni trascorsi suonando insieme.

Musicisti che nel loro percorso artistico hanno saputo raccogliere il testimone della traduzione e tradurlo in un linguaggio moderno tanto da essere apprezzati ovunque si esibiscano.

Cento anni. Anniversari di peso che Roberta Gambarini & Salerno Jazz Collective celebreranno sul palco di Villa Rufolo con un programma articolato che spazierà sì nella tradizione afroamericana, con brani di Benny Carter e Roland Kirk, ma che guarderà anche alla musica brasiliana e a quella d’autore italiana. Dalla rilettura di super classici come “Little Rootie Tootie” di Monk, “Night in Tunisia” di Gillespie passando attraverso standard di un altro grande autore contemporaneo, il sassofonista Jimmy Heath, classe ’26, coetaneo di John Coltrane, ma ancora attivo con il suo sax tenore e a capo di una Big Band, di cui la Gambarini fa parte.

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