2 Giugno è anche Giornata mondiale disturbi alimentari

L’alimentazione è diventata croce e delizia del quotidiano: Si parla continuamente di cibo, di ricette, ma anche di diete, sport e altre modalità per perdere peso. Per questo molti dei disagi psicologi trovano sfogo in questo genere di patologie. Il Ministero della salute ha recentemente ideato il cosiddetto Codice Lilla, un nuovo percorso di cura e accoglienza, dedicato ai pazienti affetti da Dca.

Una giornata organizzata per lottare insieme contro i disturbi del comportamento alimentare (Dca). Patologie che riguardano più di 60 milioni di persone nel mondo e che si sta diffondendo a vista d’occhio quasi come un’epidemia. L’alimentazione è diventata croce e delizia del quotidiano: Si parla continuamente di cibo, di ricette, ma anche di diete, sport e altre modalità per perdere peso. C’è un’offerta di cibo esagerata e una diffusa ossessione per la magrezza, che è diventata un valore assoluto di bellezza. Per questo molti dei disagi psicologi trovano sfogo in questo genere di patologie.

Numerose le iniziative finalizzate a diffondere una più ampia e corretta informazione sul tema dei disturbi alimentari, a sfatarne i miti e a proporre ricerche cliniche e politiche di governo, che possano agevolare i percorsi di cura.  L’appuntamento italiano è stato gestito dalla Società italiana di educazione terapeutica (Siet) e dalla Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare (Sisdca), che hanno organizzato un incontro di approfondimento sul tema “alimentazione e social network” presso la Sala del Parlamentino a Roma.

I disturbi del comportamento alimentare non sono legati solamente all’aspetto estetico: quello che succede fuori è solo il sintomo di qualcosa che succede dentro. I Dca sono delle gravi patologie psichiatriche, causate da un’alterazione mentale dello schema corporeo: le persone che ne soffrono, si percepiscono diverse da quello che sono realmente, in una sorta di allucinazione perenne, e questo le porta a mangiare in modo sbagliato. Anoressia, bulimia, obesità, binge eating, sono le differenti forme che assume il disturbo. C’è chi mangia troppo, chi per nulla e chi invece mangia male. L’alimentazione è il primo rapporto che l’essere umano ha con il mondo: un rapporto fondamentale, che lo porta a comprendere l’esistenza delle emozioni. E avere un problema con il cibo non significa quindi essere soltanto ossessionati dalla propria immagine o dalla propria forma fisica, ma significa avere un grave problema con le proprie emozioni.

Il Ministero della salute si sta adoperando per trovare delle soluzioni. E, fra le altre cose, ha recentemente ideato il cosiddetto Codice Lilla, un nuovo percorso di cura e accoglienza, dedicato ai pazienti affetti da Dca, per aprire nel pronto soccorso un canale di accesso preferenziale ad una terapia corretta e mirata. Si tratterebbe di un iter specifico per aiutare gli operatori sanitari innanzitutto a riconoscere, e quindi diagnosticare, e in seguito ad affrontare i disturbi legati all’alimentazione.

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